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Giuseppe Brizzi

Page history last edited by Antonio Balderi 11 years, 11 months ago

9 dicembre 2011 08:19

elocubrazioni notturne

 

Non avendo ancora capito se sul sistema (google o quello che è)ci sono tutti per ora,in attesa di delucidazioni la invio per e-mail e poi la spalmerò anche sul sistema che,però,mi pare non accetti commenti molto lunghi.

Premetto che accetterò le decisioni della maggioranza su tutte le questioni che andremo a discutere o che abbiamo discusso tuttavia non rinuncerò alla critica che, purtroppo, mi viene sempre spontanea.

 

  • Per dimostrare che intendiamo la politica in modo disinteressato la cosa migliore è proporre i delegati alla rappresentanza scelti in maniera stokastica (ad estrazione fra i disponibili) estraendo un numero uguale tra uomini e donne. Eliminiamo così i traffichini e quelli che partecipano per interesse personale e non della collettività.

 

  • In politica bisogna sempre avere chiara l’idea di dove si vuole arrivare e delle condizioni al contorno. Ora a me sembra che l’idea sia quella di arrivare a modificare numerose leggi e regolamenti dello stato : Per fare questo è necessario avere la maggioranza in parlamento (da soli o uniti con qualcuno che siamo in grado, in tutto o in parte,di condizionare). Da questo ne discende che dobbiamo convincere la maggioranza della popolazione che andrà a votare della bontà delle nostre idee.

 

  • Non mi sembra che i n/s concittadini la pensino come noi almeno in termini di politica generale; vuoi perché sono male informati dai mezzi di comunicazione di massa vuoi perché sono stati per anni sottoposti ad un continuo lavaggio del cervello per cui non riescono a distinguere bene le bugie dalle verità

 

  • Di conseguenza i messaggi che noi inviamo per essere accettati al max. devono essere semplici,comprensibili e non si devono discostarsi molto dal sentire comune. Questo vale anche per cercare di intenderci con gli altri gruppi a cui dovremmo mostrare possibilmente la strada.

E’ in conseguenza di questi punti che io suggerisco di cercare di contattare,sostenere e coinvolgere tutte le associazioni di volontariato per farci conoscere dalla gente e per aggiungere la nostra sigla comune (bisognerà inventarla tipo cooperativa delle associazioni pro cittadini o altro) alle loro nelle attività che necessariamente dovremo svolgere a supporto. La strada per arrivare non sarà una passeggiata è bene che ce ne rendiamo conto da subito. Prima che me lo diciate ammetto che questa idea è mutuata dalle esperienze molto positive in questo campo fatte,sia pure in ambito diverso, dai fratelli musulmani.

Ed è per le stesse ragioni di comunicazione immediata e tranquillizzante che ho proposto la formula:

E nostra intenzione creare una società a misura d’uomo,rispettosa dell’individuo e dell’ambiente,solidale, meritocratica in cui però nessuno si senta inutile.

Chiarito che gli attuali partiti,avendo formato una casta chiusa nei propri interessi, non potranno mai procedere in questa direzione (ci saranno dei singoli benemeriti ma sono sempre dominati dalla maggioranza degli altri) noi cominciamo ad elencare le nostre proposte che dovranno tener conto della situazione di partenza, dei rapporti di forza etc etc.

Meno proclami si fanno nel manifesto iniziale e meglio è; anche perché essendo fallibili come tutti gli uomini evitiamo di impegnarci su cose che un domani potremmo voler o dover modificare.

Inoltre è sulle proposte concrete che il messaggio tende a fare presa o ad essere trascurato.

 

Da una mail del 19 maggio 2012

Una più equa distribuzione delle risorse tra le classi sociali e tra i popoli, la tutela ambientale e la difesa della legalità  costituiscono dei punti fermi su cui non si può non concordare, ma non sono sufficienti per evitare il collasso della civiltà  che sta per essere causato da un sistema economico che festeggia i suoi risultati nella crescita della produzione , del consumo di merci e della sovra- popolazione.

E’ necessario invertire questa tendenza al più presto individuando parametri differenti per le attività  produttive; riscoprendo nel fare bene, e non nel fare sempre di più, il senso autentico del lavoro; nello stare bene con se stessi e con gli altri nei luoghi in cui si vive il senso vero della vita e non nell’avere di più. Una presenza nelle istituzioni politiche è indispensabile per riuscire a tradurre in misure di politica economica e industriale questa concezione del mondo.

 E’ necessario che si attui una nuova modalità  capace di favorire concretamente buone pratiche di democrazia diretta e diffusa.

 Diventa, così, importante: ascoltare, dialogare, confrontarsi con i cittadini, i comitati, i movimenti, le associazioni, costruendo e alimentando spazi e strumenti di partecipazione autentica che possano favorire scelte e decisioni condivise.

Fare della coerenza e della trasparenza principi imprescindibili dell’agire politico.

Affermare e praticare l’impegno politico come diritto/dovere di tutti , rifiutando il principio della delega ai professionisti della politica. Il fare politica deve diventare un’attività di volontariato per il bene della comunità.

Rifiutare i personalismi, i protagonismi, le gerarchie; favorire la partecipazione diretta, la responsabilità  collettiva, lo spirito di servizio.

Valorizzare la dimensione locale, il lavoro di territorio, lo sviluppo di comunità  per alimentare il senso di solidarietà , di fiducia reciproca, di mutuo aiuto.

Sostenere e far interagire le realtà  locali che condividono l’esperienza del nuovo soggetto politico, favorendo la creazione di una rete di sostegno alle rappresentanze provinciali, regionali e nazionali.

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