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Resoconto del 24 novembre 2011

Page history last edited by Antonio Balderi 12 years, 4 months ago

Il giorno 24/nov/11, alle ore 13:58, Sergio Mazzanti ha scritto:

 

Faccio ancora il "resoconto" dei messaggi ricevuti, per quelli che non mi hanno ancora dato il consenso a mettere i loro contatti in chiaro. 

Ma quanto prima dobbiamo trovare un diverso modo di comunicare (v. proposta in un messaggio che manderò a breve)

SM

 

20 novembre

Guido Grossi

Scusate se ci ho messo un po' di tempo a capire ma in questi termini non mi interessa proprio.

Mettere insieme delle persone - che non si conoscono - per proporre addirittura candidature alle elezioni nazionali senza avere la minima idea se condividiamo o meno, non dico un programma, ma un insieme di valori, di principi, di mete da raggiungere, di modi di fare... che senso ha?

In che cosa sarebbe diverso dai giochi di potere e di alleanze di quei partiti che non ci convinco e non ci piacciono.

Vi auguro ogni bene, ma non sono disponibile, grazie comunque per l'invito.

Il giorno che vi venisse voglia di cercare un confronto o una collaborazione sui contenuti della politica, non sulle forme, mi troverete senz'altro disponibile.

In bocca al lupo

guido

 

 

Sergio Mazzanti

Perdonami Guido, 
ma secondo te che vuol dire:
CI IMPEGNIAMO:

- A creare un coordinamento, espressione sia delle realtà territoriali, sia di quelle nazionali, che aiuti a definire modalità operative e decisionali che non riproducano i meccanismi verticistici e antidemocratici dei partiti attuali
- A creare un manifesto, frutto del confronto tra le specificità di ciascuno, nel rispetto dei principi espressi in questa dichiarazione
- A creare un programma partecipato, che attui e rispetti i principi del manifesto

Vuol dire mettersi intorno a un tavolo e vedere se condividiamo "un insieme di valori, di principi, di mete da raggiungere, di modi di fare" e poi farci un programma sopra. 
C'è scritto chiaro e tondo... Ovviamente il coordinamento proseguirà solo tra chi avrà sufficienti regole, valori e obiettivi condivisi. 
Comunque ti tolgo da questa mailing list
Un saluto 
S.

 

 

Gabriele Volpi

 

20.45

Gabriele Volpi

Concordo pienamente con Guido, all'ultimo incontro Skype di coordinamento dei Movimenti Civici abbiamo sospeso il giudizio in quanto tutti ritenevano che non si possa sottoscrivere un documento privo di contenuti.
Pero', caro Sergio, come ho avuto modo di dirti, sarebbe opportuno fare un percorso tutti insieme. Cosi' non ci aiuti e alle fine potresti ottenere il contrario di quanto ti proponi.
Nessuno a la verita' in tasca, ma cerchiamo di arrivare a aggregarci senza fughe in avanti e con delle idee chiare sulle proposte e sui metodi.
Quindi il documento che hai proposto andra' discusso e dovra' essere frutto di un percorso partecipato e ampiamente condiviso.
Non sara' semplice, ma ci proveremo tutti insieme.
Vi invito ad aderire all'aggregazione delle reti che sta lavorando da mesi con pazienza per avere un solido risultato, visitate www.MovimentiCivici.it.
Gabriele
Rete dei Cittadini Ecologisti

 

 

Michela Caniparoli e Roberto Viani aderiscono per ora a titolo personale (in attesa di parlarne con i loro gruppi).

 

Remo Ronchitelli

Condivido quello che dice Guido "Mettere insieme delle persone - che non si conoscono - per proporre addirittura candidature alle elezioni nazionali senza avere la minima idea se condividiamo o meno, non dico un programma, ma un insieme di valori, di principi, di mete da raggiungere, di modi di fare... che senso ha?". Ho già spiegato al gruppo di Padova e a Sergio Mazzanti il mio modo di operare. Vi auguro ogni successo. 
Remo

 

Mimma Greco Ciao Sergio, scusa se non ti ho risposto prima ma ho saggiato un pò gli umori dei gruppi con cui sono in contatto e devo dire che almeno per qualcuno è difficile riuscire a spiegare quello che è venuto fuori a Massa e quindi per il momento ho qualche nì.

Ad ogni modo, a  livello personale io sono molto motivata ad andare avanti , anche perchè credo che i partiti che c'erano in parlamento, tutti ma proprio tutti, siano molto felici che sia stato nominato Monti a cui spetta il compito di togliere le castagne dal fuoco e fare gli interventi lacrime e sangue, mentre loro avranno tutto il tempo di organizzarsi la campagna elettorale e ripresentarsi tra un anno, ricandidarsi e magari  rivincere perchè nel frattempo gli italiani si saranno scordati di tutte le porcate fatte e tra voti comprati, allegre combricole di farabutti  e stupidità degli elettori cambieranno nome e si dipingeranno sul volto un nuovo sorriso e ci potrebbero fregare di nuovo! Questo vale anche a sinistra ovviemante! anche se il male peggiore  è la tesi più inquietante, questo nuovo terzo polo, dove si stanno accodando tutti gli squali che non sapevano più dove nuotare! Non c'è limite all'indecenza! Ed è per questo che credo che i cittadini onesti, capaci e competenti e che vogliono vivere in un paese normale debbano fare qualcosa per cambiare questo stato di cose!

Quindi a livello personale dò la mia disponibilità a provare  a costruire qualcosa di importante.

Ribadisco , come ho già detto a Massa che dobbiamo creare una forza nuova, un movimento/partito che si possa presentare alle elezioni prossime sul territorio nazionale, con dei candidati qualificati e competenti e con senso etico per tendere al bene comune e non ai propri interessi; definire nuove regole per la politica la cui funzione deve essere esclusivamente volta a tutelare gli interessi collettivi nel rispetto della costituzione e definire un modo nuovo di fare politica, con chiarezza degli obiettivi e nel rispetto delle regole.

Oggi abbiamo un governo cosidetto "tecnico", cioè gente che non era candidata ad una tornata elettorale e qualcuno dice che non è democratico.

Perchè avere imbecilli tronfi che non capiscono un cavolo, peraltro neanche eletti  (visto il sistema elettorale) è più democratico?

E' così difficile in questo paese avere candidati, qualificati, moralmente a posto e che capiscano qualcosa di quello per cui si presentano? E' proprio una cosa così strana?

Ecco noi dobbiamo provare che questo è possibile : programma ben definito e priorità di intenti, e candidati qualificati, moralmente accettabili e che vogliano lavorare per il paese e non per sè stessi!

E' veramente semplice!

Come facciamo ad andare avanti?

Chiedo a tutti di farsi un grosso esame di coscienza e di riflettere :

  • la mancanza di unità e le divisioni servono solo al nemico, quindi evitiamo di restare ancorati ai nostri particolarismi e cerchiamo di trovare elementi di coesione. (Il fatto è che noi siamo lì a mettere i puntini sulle i mentre gli altri si fregano tutto)

  • dobbiamo coagulare tutti in una grande forza di unità nazionale, che si ponga come alternativa ai partiti tradizionali

  • c'è un 40 % (ma anche 50%) di gente che non ha più assolutamente fiducia nel sistema e che o non andra a votare o voterà il "meno peggio"

  • facciamogli trovare una possibilità alternativa credibile, gente perbene che vuole ricostruire il paese, gente comune che vuole cambiare davvero il modo di fare politica per la gente e con la gente.

Un saluto. Mimma.

Per me non ci sono problemi ad essere in chiaro! Giusto per restare in tema di trasparenza!

 

Fabio Cavalca

 

Fabio Cavalca

Ciao!

per esprimere il mio pensiero, ho modificato l'ordine dell'elenco costituente la dichiarazione di intenti, ed ho inserito miei commenti.

Si va avanti?

Per ne Sì!

Fabio

ALLEGATO: 

DICHIARAZIONE D'INTENTI

Noi firmatari della presente dichiarazione, singoli cittadini e rappresentanti di gruppi, movimenti, associazioni e comitati civici che non si sentono rappresentanti dall'attuale classe politica, ci impegniamo a unirci in un progetto comune per creare una lista o una coalizione di liste che si presenti alle prossime elezioni nazionali in alternativa a tutte le forze politiche che hanno governato finora l'Italia e che sia l'espressione reale del volere dei cittadini. 

Ci impegniamo:
1. - A creare un manifesto, frutto del confronto tra le specificità di ciascuno, nel rispetto dei principi espressi in questa dichiarazione

           (per me, questa è la sola 'operazione' fondamentale, qualificante, irrinunciabile)

2. - A rifiutare ogni connivenza con la casta politica di destra, centro e sinistra, comprese le liste “civetta”, con le massonerie deviate, con ogni genere di mafia e con la corruzione dei centri di potere finanziario e politico, nazionali e internazionali.

   (essendo espressione di 'Democrazia a filiera corta' -cioè di una Democrazia con abbondante iniezione di Democrazia Diretta- anche questo punto è assolutamente irrinunciabile e dovrebbe essere già compresa nel Manifesto)

3. - A decidere democraticamente sia il simbolo e il nome della lista, ...

   (Ok)   4. - ... sia i candidati, che dovranno essere i portavoce degli elettori

   (i candidati dovrebbero essere decisi localmente, dall'insieme di 'chi ci sta' nelle diverse circoscrizioni, eventualmente nel rispetto di un 'regolamento' da definire parallelamente al 'Manifesto' -non so se qualificarli come 'portavoce degli elettori' possa costituire una realtà o debba essere considerata come dichiarazione propagandistica: ... gli elettori non saranno sicuramente lì a suggerire TUTTE LE RISPOSTE che via via i gestori della cosa pubblica saranno chiamati a dare)
  50. - A creare un programma partecipato, che attui e rispetti i principi del manifesto
 
  (come vedi, ho saltato molti 'numeri, nella numerazione, perché penso che il PROGRAMMA unificante debba essere il MANIFESTO) 
100. - A creare un coordinamento, espressione sia delle realtà territoriali, sia di quelle nazionali, che aiuti a definire modalità operative e decisionali che non riproducano i meccanismi verticistici e antidemocratici dei partiti attuali
   (l'unico 'coordinamento' necessario può essere quello relativo alla gestione delle presenza nei mass-media -canali TV- a livello nazionale, per il resto, come dice il proverbio: " ... ognuno per sé (ogni circoscrizione per sé) ... e Dio per tutti"  Commento trovato su internet Questo proverbio vuole evidenziare che la protezione di Dio è rivolta a tutti gli uomini (per chi creda), ma che al tempo stesso ciascuno di noi ha la responsabilità di provvedere al proprio bene per quanto gli è possibile. 
5 - 1000. - A dialogare con i rappresentanti delle diverse ideologie presenti in Italia.

5. A dialogare con TUTTI: TUTTI sono persone e dal dialogo non dobbiamo escludere nessuno,

1000. ... tranne proprio chi si presenti come rappresentante di ideologie, cioè di quelle mistificazioni che hanno aiutato a creare i partiti

 

Giuseppe Brizzi condivide la proposta, anche se tema che la sua genericità può creare problemi.

 

 

Ciao Sergio e ciao a tutti.

Do il mio contributo in modo schematico.

1)      Programma e contenuti dell’azione politica, affinità culturali politiche.

Sul sito dei Movimenti Civici ci sono le 25 domande di Gesualdi. Riporto letteralmente: “ per definire tutti insieme la politica e la società che vogliamo. In Italia c’è la forte esigenza di un nuovo soggetto politico ispirato a criteri di rispetto umano, sociale, ambientale. Il questionario ha avuto lo scopo di capire se esiste convergenza su alcuni temi che stanno alla base di una nuova società equa, solidale e sostenibile.”

Se si vedono le risposte si capisce che c’è una amplissima convergenza su temi. Per me potrebbero essere già un programma elettorale e trovo del tutto marginale in questa fase, scusate, se invece di quelle 25 ce ne fossero stata qualcuna in meno o qualcuna in più.  Almeno marginale rispetto alla grave lacuna che i movimenti hanno altrove e che non è di contenuti o di “buone pratiche” nella politica di tutti i giorni ma .....

 

2)      La grave lacuna della rappresentanza politica

Questo è il problema! Allora per me va organizzato una specie di questionario magari come modello ma sui temi (ben più spinosi temo) di come organizzare la rappresentanza politica senza delegare più a singole persone che non appartengono al vasto insieme dei movimenti.

Pensiamo di cambiare l’Italia con la democrazia diretta? Nel caso quale modello che sia stato già realizzato proponiamo ? Ed in Italia ed ora, con che strumenti concreti di azione diretta su Comuni, Province, Regioni, Governo.

Vogliamo passare per la Democrazia Rappresentativa, allora come?

a)      Come scegliamo il candidato? (Primarie)

b)      Con che vincoli pensiamo di dare la rappresentanza politica, è possibile legalmente vincolarla, nel tempo ad esempio?

c)      Come ci si struttua sul territorio?

d)      Ma ancora più importante per me, quali strumenti di propaganda e diffusione delle nostre idee pensiamo di usare :

i)                 media tradizionali, a quali radio e tv riusciamo ad arrivare (chi riesce e dove)

ii)                Blogs, come usarli/coordinarli

iii)               Social Media: (censimento della pagine FB etc....) Twitter chi lo usa e come

iv)               Passaparola esperienze di chi lo ha usato e quanto pensa sia utile nel suo territorio

v)                Banchetti / volantinaggi locali .....

 

3)      Come ci organizziamo per mettere a punto e “lanciare” la “Scatola” ? Ad esempio, e come primissimo passo, come inziamo da subito a comunicare non tramite questa mailing list che ha i limiti che tutti sappiamo. Che proposte tecniche/operative ci sono ? Mi permetterei di dire che questo è il primo punto da risolvere, e non pensiate che non sono attento “ai temi ed ai contenuti” della azione politica, semplicemente mi sono stufato che i NOSTRI temi non passino più di tanto perchè, forse, consideriamo sempre non prioritari i temi organizzativi. Poi la macchina di fuoco della destra riesce a portare i suoi temi assurdi (i suoi interessi privati) al potere perchè è invece molto migliore di noi nell’organizzare consenso ed azione. Quindi, prima di tutto, se facciamo un questionario su come strutturalmente funziona il “nostro movimento” che partecipa ad elezioni italiane, decidiamo adesso con quale strumento comunichiamo e decidiamo che non sia la mailing list. Proposte con pro e contro, decisione, entro pochissimo.

 

4)      Quarto ed ultimo tema che la “scatola” deve affrontare per definire se stessa: che rapporti si vogliono avere con i soggetti politici già esistenti,

a.      lista m5s, convergere dentro loro o no, perche si, perchè no, e, nel caso “no”, coalizione come?

b.      altri soggetti politici con identità e storia propria ma non rappresentati in parlamento nè che si vogliono ricandidare come singoli nel PD

c.      altri soggetti politici nuovi non rappresentati in parlamento ma potenzialmente catturanti diverso elettorato, SEL ad esempio.

 

Io ovviametne ho delle idee per ognuono di questi punti ma qui non voglio esprimerle, volevo solo lanciare uno schema di questionario ed anche questo è molto, anzi moltissimo parziale, se il nostro lavoro nell’immediato è dedicato a fare questa griglia di scelte e metterla in rete ne otteniamo delle indicazioni importanti e solo così per me si può partire.

 

Riassumento per me il processo è il seguente

A)     mettere a punto il metodo, via la rete, che ci permetta di interpellare più contributi possibili ma focalizzati ed incisivi su come

B)     mettere a punto “il contenitore politico”, (struttura sul territorio, modalità primarie, modalità/possibilità propaganda, rapporto con altri soggetti e tutto quanto sopra ho detto, anche se qui solo in parte)

C)     nel quale poi mettiamo i contenuti che da sempre le liste civiche e i vari movimenti supportano.

 

Sto solo dicendo che dovremmo imparare quello che da B. c’è da imparare e non solo criticarne il negativo. Batterlo sul suo stesso piano anche se lui aveva le TV e noi abbiamo i Blog. Ma vi chiedo chi ormai guarda Minzolini e Fede e dice “è vero lo ha detto la TV” ... proprio sempre meno la guardano ed anzi la gente sempre più si informa con i Blog.

Un nuovo possibile orizzonte politico è Passera come candidato premier della nuova DC (PD+Casini&C.+parte del PDL) l’altra parte con la destra e la Lega e B. che si toglie per un po’ di mesi per mettere su la sua nuova “macchina da guerra” sulla rete e lasciarla a chi starà ancora con lui.

Nell’altra fase di transizione, nel 92-94, loro hanno fatto così: prima si sono chiesti con quale metodo potevano fare il partito, poi hanno fatto una scatola vuota (Forza Italia) poi ..... è rimasta vuota perchè il loro contenuto era solo togliere B. dalla galera .....se mai ci ha messo contenuti più la Lega che i forza italioti,   noi di contenuti ne abbiamo da vendere invece, non continuiamo a frammentarci od anche fermarci a volte in “menate teoriche” sui metodi per finire a non essere

operativi,

concreti,

decisionali

su come, questa volta cioè la prossima, contare anche noi.

 

Ciao a tutti

Valentino

 

 

Sergio Ciliegi

 

semplicemente mi sono stufato che i NOSTRI temi non passino più di tanto perché, forse, consideriamo sempre non prioritari i temi organizzativi

 

concordo pienamente - senza organizzazione la storia si scrive sulla sabbia

 

4)      Quarto ed ultimo tema che la “scatola” deve affrontare ..............

 

quanto a questo punto rimanderei

 

concordo sul resto

 

 

 

Augusto Rossi

rimango   convinto  che si debba  lanciare  la  proposta di  lista civica nazionale come  evento su  Fb per coinvolgere  direttamente    i  cittadini  ;guardate  in15 giorni  cosa ,per esempio, sta  avvenendo con  l'evento  della raccolta firme per il disegno di  legge di iniziativa popolare :https://www.facebook.com/#!/event.php?eid=237927439600753  hanno già oltre 17000 adesioni  ed oltre 270 referenti  sparzi  in tutte le regioni ed il numero aumenta  di  ora in ora . vi allego  anche una  idea  che in proposito  avevamo  studiato  come  Azione  Civica ......

vi allego file di come andrebbe presentato grosso modo l'evento ,     all'inizio bastano una quindicina   di persone  decise a partire come amministratori dell'evento che possano seguire  al computer l'evoluzione dell'evento stesso coprendo una fascia oraria che grosso modo vada dalle 9 alle 23 .

 ....partiamo subito con chi è deciso a starci ....gran parte degli altri si aggregheranno piano piano e nel frattempo ,all'interno dell'evento cominceremo a costruire  ,in  modo partecipato  i vari documenti  riguardanti , lista partecipata, programma , nome e simbolo ecc.

 

 

Guido Grossi

Bene, Valentino.

 

ti riconosco un grande merito: sei il primo che riesce a farmi "vedere" l'importanza del metodo, del contenitore e della scatola. 

Tutte cose nei confronti delle quali sono un po' prevenuto, perché appartrengono alla "politica" che vorremmo tutti noi superare, quella che si occupa di scegliere le persone, le alleanze e le strategie, prima di aver ben "definito" : per fare cosa. 

Per quanto buone siano le intenzioni e scontata l'onesta intellettuale, si rischia di rimanere invischiati nel gioco del potere.  

 

Se però quelle cose le recupero come "Organizzazione" allora servono. Sono indispensabili. Ora lo vedo più chiaramente.

 

Partiamo da questo punto condiviso: Vogliamo arrivare al prossimo appuntamento elettorale con una proposta diversa da sottoporre agli elettori. Tutti, me compreso, ne avvertiamo un bisogno immenso.

 

Condividiamo, dunque, il metodo e le priorità, anche organizzative.

 

Al primo punto, tu indichi il contenuto della proposta.:

 

1. Programma e contenuti... Condivido. Concettualmente ed organizzativamente deve esere il primo punto. 

Perché tutti qui siamo sicuri, che se abbiamo individuato una bella lista di nomi eccellenti, con metodi democratici e partecipati, ma non sappiamo cosa proporre agli Italiani, rischiamo un bel buco nell'acqua.

 

Allora, però, abbiamo il dovere di non liquidare la cosa che abbiamo messo al primo posto, prestandole poca attenzione. Dandola per scontata.

 

Conosco, anche se non a memoria, i 25 punti. Conosco la Carta degli intenti di Ecologisti e Civici. Conosco anche tanti bei manifesti. E perfino i programmi e le dichiarazioni di intenti degli altri partiti.

 

Ma ...conosciamo noi tutti qualcuno che non propone più Equità? più Sostenibilita? più Democrazia? più ricchezza e felicità per tutti??

 

Io no. Tutti proclamano la lotta all'evasione. La difesa del lavoro. Perfino Monti mette al primo posto la soluzione al "problema" dei giovani e delle donne..! 

 

Peccato che.... nessuno ti dice con quali provvedimenti intende farlo. Ti accenna proposte complicate, dove la complicazione serve a mascherare l'inganno.   La gente non capisce... avverte che quelle proposte non sono quello che vuole... sospetta che ci sia la fregatura... (ed ha ragione).

 

Noi non vogliamo fragare nessuno, ma non riusciamo a farlo capire. Perchè?

 

Dobbiamo avere ben chiaro in mente - ma stampato a caratteri cubitali nella testa e negli occhi - che le gente non è disposta ad accontentarsi delle parole, delle promesse. Non si fida delle cose che dici. Scappa dalla politica (sbagliando clamorosamente) e preferisce non votare, sperando che le cose si aggiustino da se. Tu gli fai la proposta più bella del mondo, dopo che ci hai lavorato per un anno e ti liquidano: aria frtitta! Sono prevenute. 

 

Bisogna fare una fatica enorme per ottenere soltanto l'ascolto. Figurati la comprensione. La gente è abituata a scegliere per etichette, per immagini per slogan. Cosa ci dobbiamo aspettare, daltronde, come prodotto della società dei consumi!

 

Non posiamo pensare che 60 milioni di italiani ragionino come gli amici che frequentiamo. Sono diversi. Enormemente diversi.

 

 

Come si fa a convincerli?

 

 

Qui, cominciamo a pensarla diversamente. Tu, e molti di voi. pensate che sia importante - e, soprattutto sufficiente - presentarsi con una scatola più bella, più trasparente, con qualche contenuto di novità, rispetto alle proposte degli altri.  

 

Io sbaglierò, ma non ci credo.

 

Sono convinto, invece, che bisogna fare due cose, solo per rafforzare il primo punto.

 

A) trasformare il sogno... che la gente ritiene irrealizzabile.. in realtà raggiungibile. Fargli toccare con mano che ci sono soluzioni concrete e scelte politiche diverse, che consentono a tutti di vivere meglio.  Agendo però sulle priorità, non a caso. Passare da una dihiarazione di intenti alla individuazione di un Programma di Governo. Che non lasci immaginare/sperare, come fanno gli altri.. quali saranno i provvedimenti presi. 

 

Noi li vogliamo indicare da subito.  Questo fa la differenza.  Abbatte la prevenzione. Consente di avere, almeno l'ascolto. 

 

 

Una cosa del genere è distante anni luce da una "dichiarazione di intenti" o lista di principi ispiratori, per nobili che siano.

 

Dobbiamo prima aver capito quali sono le priorità degli italiani, quali le loro paure. Quali sono i gruppi di potere che si oppongono al cambiamento e che lotteranno con tutte le loro forze per far vedere nero quello che è bianco. Come convincere ognuno di loro a fare la sua parte, per scoprire che può ottenere vantaggi molto maggiori. 

 

Come fare a tenere buoni i mercati finanziari senza provocare nel paese tragedie e miseria.  Come si fa a convincere gli italiani a pagare le tasse. Come si fa a liberare la società dalla criminalità organizzata. Come si fa a convincere le imprese a dare un lavoro serio e dignitoso e non precario alla gente, senza farsi tentare di andarsene semplicemente all'estero. Come si fa a convincere la pubblica amministrazione a rinunciare alla corruzione ed alla burocrazia, per trasformarsi in supporto reale alla società civile ed al mondo della produzione. Come si fa a convincere i politici a rinunciare ai loro privilegi. Come si riequilibria il sistema pensionistico? Come si integrano gli immigrati e come si combatte la clandestinità?  Si può andare avanti..

 

Bisogna dire come si trova un equilibrio fra queste forze in gioco.

 

Dobbiamo dire agli Italiani con quali provvedimenti, quali leggi, quali strumenti e quali risorse si fa una cosa del genere. Elementare, no?

 

B) Ma non basta. Secondo aspetto. Ognuno dei provvedimenti proposti, deve essere reso semplice, comprensibile. Far capire in maniera semplice come e perché ognuno di essi risolve il problema. per la sua parte e in equilibrio con le altre.

 

Riguadagnare la fiducia dei cittadini alla politica è uno sforzo titanico.

 

E' però alla portata di chiunque decida di dedicare il proprio tempo e le proprie energie a questo sforzo, ideale ma estremamente concreto.

 

Senza lasciarsi ingannare dalle lusinghe del potere che passano per la scelta di nomi, alleanze e strategie, prima di aver "definito" e "reso comprensibile e accettabile" il contenuto della proposta poilitica.

 

Sono visionario io o pensate anche voi che una proposta così concepita ed articolata, preparata con l'impegno serio di tutti noi, possa prendere oltre il 50% dei voti in italia. 

E, comunque, restituirebbe alla politica una dignità che ha perso da tempo. 

 

Se partiamo, altri ci verranno dietro. 

 

 

 

Poi, solo poi,  ci sono i punti successivi.  Avremmo le idee molto più chiare su come affrontarli.

 

Invio a tutti voi la bozza di un documento programmatico che inizia il percorso indicato. Molto più concreto di una dichiarazione d'intenti. Ma molto, molto lontano dall'obiettivo indicato.

 

Io non voglio scoraggiare nessuno. Ma invito ognuno di voi a distinguere il pragmatismo che cerca scorciatoie, dal pragmatismo che è disposto a spendersi per costruire con fatica, tempo, e costanza, qualcosa in cui crede davvero.

 

E se provate fastidio o fatica a leggere il documento, pensate alla prevenzione di chi, di politica, non ne vuole proprio sentire parlare.

 

Organizzativamente, invece, da subito, va affrontato il tema centrale del canale di comunicazione. Io qui, sono un profondo ignorante. Mi affido.

.. la proposta del gruppo nun te regghe più - gruppo del quale ho fatto parte - secondo voi risponde alla volontà di migliorare il paese, o alla voglia di qualcuno di mettersi in mostra. Leggetela bene, la proposta, e ditemi se: 1. ha possibilità di essere presa in considerazione dal Parlmento, raccogliesse anche 500.000 firme. 2. se anche passasse, toglierebbe i privilegi veri ai politici??

 

Bisogna metterci il naso dentro alle cose, per farsi un 'idea corretta. Perché per trent'anni e più siamo stati disabituati ad esercitare il senso critico.

Con affetto

guido

 

 

Caro Guido

Questa sarà l’ultima mail che scrivo con questa modalità (con tutti in copia e sul merito del programma) .

MI dispiace ma condivido pochissimo di quanto dici, esordisci con “ti riconosco il grande merito: sei il primo che riesce a farmi vedere l’importanza del metodo, del contenitore  e dela scatola ..... “ e poi mi costringi a leggere, me come a tutti, moltissime cose in merito al programma ....

E’ evidente a me, e se non no è a tutti, OK mi tiro indietro subito da questo gruppo, che questo metodo di interazione non può funzionare.                                                                                                            

Non so’ più come dire che non voglio parlare di contenuti e voglio invece da subito parlare di come comunchiamo al meglio per fare la scatola.

Se tutti sono d’accordo OK io ci sono, se invece devo leggere lunghi documenti sul merito delle politiche etc...., allora lascio. Ne ho letti tantissimi negli ultimi 30 anni e non ho tempo.

Ma c’è uno spunto positivo per me della tua mail: i punti del programma devono indicare anche come verrebbero perseguiti. Essendo io un concreto ed operativo, colgo questo elemento utile, che per altro a mio modesto parere, davo per scontato.

Una persona, con mail solo a me, mi ha chieso dove sono i punti di Gesualdi che non trova in linea, ho fatto una ricerca in  google (che non avevo mai fatto) per: “movimenti civici” e mi sono uscite

www.movimenticivici.org/ ,

www.movimentocivico.it/

e non

http://www.movimenticivici.it/

Per me è un indice chiaro della frammentazione che rende impossibile qualsiasi azione politica, se non facciamo da subito una scatola ma eneanche al fine di metterci d’accordo fra di noi ma per proporla e condividerla con altri, in modo che sia una scatola la più condivisa dalla parte della maggior parte dei movimenti in rete, non si va da nessuna parte.

Il M5S se lo si vede solo come “Grillo che lo trascina” lo si vede molto parzialmetne, è molto di più “Casaleggio Associati, Strategie di Rete” che Grillo.

Ripeto è l’ultima mail collettiva alla quale partecipo sul merito del programma.

Interagirò volentieri con proposte di metodo,  a cominciare dalla proposta di uno strumento che elimini la mail collettiva ed organizzi gruppi di discussione per punti come potrebbero essere i 3 che citavo

1)      Quale metodo per fare la scatola (iniziale e continue migliorie apportata da questo gruppo di discussione)

2)      Come è fatta la scatola (come fatte le primarie, quali vincoli agli eletti etc..  proposte di questo gruppo votate da tutti gli altri)

3)      I rapporti con gli altri gruppi che presenteranno liste alle politiche.

Ciao a tutti

valentino

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